Decesso del Collega Paolo Maggi

 

Apprendiamo con dolore la notizia della scomparsa del Collega Paolo Maggi.

Decano del nostro Foro per età e per anzianità di iscrizione, lascia il ricordo di un’Avvocatura che si potrebbe definire “d’altri tempi”, che ha insegnato moltissimo ai Colleghi delle generazioni successive.

Avvocato “per istinto”, si era laureato molto presto ed era divenuto Avvocato giovanissimo, ad appena ventiquattro anni.

Giurista a tutto tondo, si era specializzato nell’infortunistica stradale e nel penale, non disdegnando tutto ciò che l’essere “Avvocato di provincia” comportava: erano i tempi in cui Paolo lo si poteva trovare impegnato in appassionate e dotte difese in Assise quanto strenuo ma sempre saggio e  propositivo procuratore in complesse cause di separazione od in travagliate possessorie o ancora in complessi sinistri stradali.

Uomo di cultura enciclopedica, sapeva gestire le cause ed i processi con grande capacità professionale e sempre con grande rispetto soprattutto verso i Colleghi, con i quali sapeva di dover condividere una professione tanto difficile quanto foriera di grandi soddisfazioni, se esercitata soprattutto con l’amore per il proprio lavoro e con lo stile che era il suo tratto inconfondibile.

I Colleghi più intimi ricorderanno certamente una sua massima che ricomprendeva la sua filosofia di vita ed il suo rispetto per la deontologia: “Le cause bisogna cercare sempre di vincerle, ma non bisogna mai maramaldeggiare”.       

 Due le sue passioni, oltre il Diritto in tutte le sue forme: la Montagna, che egli amava in modo quasi totalizzante (e c’è sicuramente chi lo ricorda difendere seduto in Tribunale con una gamba ingessata dopo un grave infortunio in montagna) e la Poesia, specialmente quella di lingua piemontese, ove, specialmente nel libro “Montagne, rime piemontèise”, seppe coniugare in modo mirabile le sue due Passioni, tanto da meritare una menzione nella Storia della letteratura piemontese di Camillo Brero.

Ai famigliari giungano le condoglianze per una perdita che lascia il nostro Foro più povero.

Le esequie avranno luogo in Ivrea: il rosario verrà recitato mercoledì 30 maggio alle 20 presso la chiesa di Sant’Ulderico (Piazza del Municipio), mentre il funerale sarà celebrato in Duomo giovedì 31 maggio, alle ore 15.

Notizie